Aria nuova al Teatro alla Scala di Milano, un'aria nuova che però pare stia portando anche un po' di vento di burrasca. Il tempio della danza classica apre le porte ad un coreografo moderno e innovativo come Mauro Bigonzetti che è stato nominato nuovo direttore del corpo di ballo della Scala.
La carica era stata lasciata vuota già lo scorso 15 gennaio da Makhar Vaziev passato al Bolshoi di Mosca. Il sovrintendente Alexander Pereira lo ha comunicato durante il consiglio di amministrazione di lunedì 1 febbraio.
Si tratta di una scelta audace quella di nominare un coreografo contemporaneo direttore di un corpo di ballo storico e così tradiizonalmente classico come quello della Scala. Una svolta decisamente storica ed epocale sulla quale anche lo stesso corpo di ballo ha sollevato perplessità in una lettera inviata a Pereira, al cda e al direttore musicale Riccardo Chailly. Nel cda che si è tenuto lunedì, Roberto Maroni si è dimesso; al suo posto, come consigliere rappresentante della Regione, è stato designato l’assessore alle Cultura Cristina Cappellini.
Bigonzetti è il coreografo della «Cinderella» tanto discussa ma anche molto amata realizzata per l’inaugurazione della stagione di balletto 2015-2016 e che già negli scorsi giorni erano circolate voci sulla sua nomina.
«Il Sovrintendente Alexander Pereira ne ha informato il consiglio di Amministrazione nella seduta odierna - si legge in una nota del Piermarini -. Scegliendo il maggior coreografo italiano del nostro tempo ma anche un artista dalla solida formazione classica il Teatro alla Scala ha inteso sviluppare l’identità artistica del Corpo di Ballo precisandone la collocazione nel panorama internazionale della danza e preservandone al contempo la tradizione e la flessibilità».
Nato a Roma nel 1960, Bigonzetti ha legato la sua carriera all’Aterballetto di Reggio Emilia di cui è stato prima ballerino, poi direttore artistico e coreografo principale. Come coreografo ha firmato balletti per i principali teatri del mondo: non solo la Scala (sua la Cenerentola con Roberto Bolle che ha aperto la stagione lo scorso dicembre) ma anche la National English Opera o il New York City Ballet.